|
||
Lettura Tarocchi Amore online Lettura Tarocchi dell' amore on line Chiamaci ora per il tuo Consulto di Cartomanzia - Astrologia - Lettura Tarocchi. Clicca qui per Info costi. Questa lama raffigura uno scheletro con il teschio atteggiato in un ghigno che, in una pianura, recide con una grossa falce teste, mani e piedi umani che spuntano dal terreno. Una delle teste è coronata. Si tratta della classica immagine della Morte. Quella Morte che, come si sa, non rispetta nessuno e colpisce prima o poi tutti gli esseri umani, siano re o semplici cittadini. È da notare come la carta porti il numero XIII e come spesso, in molti ambienti, questo numero sia ritenuto infausto e pericoloso, tanto da abolire, a volte, la stanza con questo numero negli alberghi, o da non riportare nelle strade il 13 come numero civico. Si può qui ricordare che l’iniziato non deve né può avere paura della morte. Egli è ben cosciente che si tratta soltanto di un passaggio ad un’altra dimensione, ad un altro stato di esistenza. E sa anche, peraltro, che tutta la vita, in fondo, non è che una preparazione a questo passaggio, a questo momento che rappresenta, tutto sommato, la vera grande iniziazione. Molti rituali iniziatici, del resto, mimano la morte dell’adepto, il quale rinasce a nuova vita e cambia addirittura nome. Ricordo, inoltre, come in alcune tradizioni esista un libro dei Morti (egiziano e tibetano per esempio) che contiene istruzioni per il comportamento del defunto durante alcune fasi del “post mortem”. Sempre il numero 13, d’altro lato, può ricordare delle complessità, degli insiemi positivi: Ercole e le sue dodici fatiche, il Sole ed i dodici segni zodiacali, il Cristo ed i suoi dodici apostoli. Mem è la lettera ebraica corrispondente.Indica il rinnovamento, il mutamento, la trasformazione, la necessità, l’evoluzione, il distacco, l’iniziazione; ma anche la lucidità di giudizio, l’ascetismo, l’affrancamento dal giogo della materia. Naturalmente sono presenti anche molti significati negativi: disillusione, fatalità ineluttabile, sconfitta, negromanzia, spiritismo, tristezza, vecchiaia, morte nel senso comune del termine, corruzione, dissoluzione, malinconia, cattivo umore, scoraggiamento, paura. A seconda delle carte insieme alle quali cade, questo Arcano può significare la fine o il cambiamento improvviso di qualcosa, non necessariamente in male.
Abbiamo in questo Arcano una figura alata (per lo più femminile) che tiene in ciascuna mano un vaso, un’urna, e versa il contenuto di uno dei vasi (di solito quello tenuto nella sinistra) nell’altro. I vasi sono, a volte, uno d’oro e uno d’argento. Ma non c’è accordo, nei vari mazzi di Tarocchi, se sia il contenuto del vaso d’oro a passare nel vaso d’argento o viceversa. La figura, in molti casi, ha sulla fronte (o sulla testa) quello che sembra un cerchietto o un fiore. A volte tiene un piede sulla terra e l’altro immerso nell’acqua. Ora, temperare significa mitigare, misurare, frenare (si tempera l’ira, lo sdegno). E si può temperare spesso attraverso una mescolanza : il vino può essere “mitigato”, cioè reso meno forte, mescolandolo con l’acqua, temperandolo con l’acqua. E così accade con quanto è contenuto nei due vasi raffigurati nella carta. È questo un primo significato dell’Arcano che indica la necessità di una moderazione. Ma temperare vuol dire anche temprare, cioè, propriamente, sottoporre i metalli (o il vetro) ad un forte calore seguito da un brusco raffreddamento, allo scopo di conferire loro maggiore durezza e resistenza alle sollecitazioni. Ciò, peraltro, può farsi anche con una persona, e allora si allude al suo temperamento come insieme delle caratteristiche psicologiche che determinano la sua condotta. Anche l’iniziato, insomma, deve temperarsi o temprarsi per affrontare efficacemente la sua Vita. Si può anche parlare, qui, di uno scambio di “fluidi”. Il vaso d’oro (o rosso) esprime il fluido positivo che deve essere unito al fluido negativo del vaso d’argento (o azzurro) per ottenere un magico equilibrio di energie. Come lettera ebraica, si richiama Nun.L’acqua della Temperanza è il fluido animatore che restituisce le forze (l’ambrosia, il soma, l’amrita), la vita universale, l’energia guaritrice della natura, l’alchimia, il miracolo, la trasmutazione, l’elisir di lunga vita, la fontana della giovinezza, l’equilibrio psichico e mentale. Ma anche praticità, buon carattere, socievolezza, adattabilità, spensieratezza ma non sventatezza. La carta può indicare una persona amica del consultante, sulle cui buone intenzioni e sulla cui sincerità non ci sono dubbi. In negativo si può parlare di indifferenza, scarsa personalità, eccessiva mutevolezza d’umore, incostanza, freddezza, prodigalità.
Al centro della carta si trova una figura mostruosa che ha (spesso) testa caprina oppure corna evidenti, ali di pipistrello e seni femminili. Il mostro, che può impugnare nella mano sinistra uno scettro o una fiaccola (a volte rovesciata) e, in qualche caso, il segno indù dell’unione tra i sessi (lingamyoni), è posto su di un piedistallo (o un’incudine) cui sono legati due “diavoletti”, uno maschio e l’altro femmina. Alcune volte, sulla fronte del personaggio centrale vi è una stella a cinque punte diritta o rovesciata. E, in qualche mazzo, tra le corna è posta una fiaccola accesa. La figura in questione presenta connotazioni proprie del diavolo così come ce lo presenta l’iconografia occidentale, che per buona parte ha preso in prestito l’immagine del dio greco Pan. Molte sono anche le caratteristiche che ricordano il Baphomet dei Templari, cioè quella strana figura, dai molti riferimenti ermetico-alchemici, che si dice i Templari adorassero. La congerie di simboli qui presenti è tale da impedire una precisa ed univoca interpretazione. In ogni caso, stante anche il nome che si attribuisce alla carta e cioè il Diavolo, si può vedere in effetti rappresentata questa figura. Il fatto è che molti autori insistono sul concetto del Diavolo come Grande Agente magico, come forza, energia che può e deve essere usata. Molto spesse però chi pensa di potersi impunemente servire di questa forza, si trova suo servitore. Insomma, non mi sembra il caso di stipulare alcun patto con il Diavolo, anzi mi sembra opportuno non averci nulla a che fare, perlomeno volontariamente. Si ricordi, del resto, che se il Diavolo è il signore di questo mondo, noi siamo nel mondo, ma non del mondo. La lettera ebraica che si richiama in questo caso è Samekh.Forze occulte, bestialità, magia nera, abbandono all’istinto, stregoneria, suggestione, magnetismo, forze ribollenti dell’inconscio, lussuria, rivoluzione, disordine, perversione, inganno, opposizione, separatività, divisione, cupidigia, sovreccitazione, intrigo, guai in genere. Come si vede, la carta è carica di significati prevalentemente negativi. Questo, peraltro, non vuol dire che sia sempre e comunque una carta “sfortunata”. Molto dipende anche dalle carte che l’accompagnano. In senso meno “pericoloso”, si può parlare di attrazione sessuale, di influenze misteriose, di magnetismi, di taumaturgia, di guardiano della soglia, di forza dell’avversario.
Il Bagatto La Papessa L'Imperatrice L'Imperatore Il Papa L'Innamorato Il Carro La Giustizia
L'Eremita La Ruota della Fortuna La Forza L'Appeso La Morte La Temperanza Il Diavolo La Torre Le Stelle La Luna Il Sole Il Giudizio Il Mondo Il Matto |
||
|
|